Dispositivi per il monitoraggio del sonno: sono davvero utili?

I dispositivi elettronici dedicati al monitoraggio del sonno ed al miglioramento del nostro riposo tramite tecnologie connesse alla reti wireless sono sempre più diffusi nelle nostre camere da letto, tanto da rappresentare ormai un mercato in rapida ascesa a livello mondiale.

Ma qual è la reale efficacia di questi oggetti sul sonno di chi li utilizza? Con l’obbiettivo di fornire una risposta neutra e scientifica a questa domanda, la Fondation MAIF, fondazione francese che da anni si occupa di ricerca per la prevenzione dei danni alla persona, ha finanziato una ricerca condotta dall’Università Paris Descartes et la società Ergo-Centre.

I DISPOSITIVI ON LINE CHE DOVREBBERO AIUTARCI A DORMIRE SI RIVELANO POCO EFFICACI

Che si indossino al polso o al dito, che si fissino sulla testa o si posizionino sotto al materasso, i dispositive sleep tech connessi alla rete sono piuttosto affidabili per calcolare la durata del nostro sonno, ma non si rivelano davvero efficaci per aiutarci a dormire bene!

COME È STATO CONDOTTO LO STUDIO

Sono stati testati sette dispositivi per il monitoraggio del sonno rappresentativi di differenti tecnologie, su un primo gruppo di 30 volontari, per un periodo di 3 settimane. Se la prima settimana è servita “di referenza”, cioè senza l’utilizzo di dispositivi, le altre due settimane hanno analizzato il sonno dei volontari durante l’utilizzo degli oggetti sleep tech. Un secondo gruppo di utilizzatori di dispositivi per il monitoraggio del sonno è stato oggetto di un’altra tranche di studio per un periodo più lungo (da un mese ad un anno).

I RISULTATI

I risultati | Bultex BlogI dispositivi sono stati valutati per la loro reale utilità e per la semplicità d’utilizzo, e i risultati hanno evidenziato differenti limiti di cui tener conto al momento della scelta di una tecnologia per il monitoraggio del sonno:

>> Solo due dei sistemi analizzati si basano su studi di validazione scientifica. Tutti gli altri potrebbero quindi produrre risultati imprecisi o addirittura falsi ;(
Prima di procedere al nostro acquisto, è bene quindi informarsi sull’esistenza di studi a supporto del sistema prescelto.

>> In tutti i casi, è risultato difficile per i volontari valutare se la qualità del sonno sia effettivamente migliorata (anzi, secondo le “impressioni soggettive”, è peggiorata!): i dati e gli indicatori offerti dal monitoraggio del sonno dei soggetti, infatti, sono stati raramente ben spiegati ed interpretati dai software, lasciando gli utenti nell’impossibilità di comprendere a fondo i loro monitoraggi.

>> Davvero scarsi i consigli pratici e personalizzati offerti agli utenti per risolvere le loro difficoltà di riposo.

ORTOSONNIA: L’ANSIA DA PERFORMANCE PER IL PROPRIO RIPOSO

ORTOSONNIA: L’ANSIA DA PERFORMANCE PER IL PROPRIO RIPOSO | BulIl dato forse più sorprendente di questo studio consiste nel fatto che, durante il periodo di test dei dispositivi per il monitoraggio del sonno, la durata media dei tempi di addormentamento è aumentata del 10%!

Questi dispositivi creano infatti nei loro utilizzatori una sorta di stato di ansietà chiamato scientificamente “Ortosonnia”. Si tratta di un tipo di ansia generato proprio dalla ricerca, da parte dell’utilizzatore, di un “sonno ideale” dal punto di vista della qualità e della durata. Nella fase di addormentamento, insomma, anziché rilassarsi, ci si focalizza sul proprio sonno, cosa che produce esattamente l’effetto inverso di quello desiderato, aumentando il nostro stato di attenzione e prolungando i tempi di addormentamento.

COME ORIENTARSI QUINDI?

Prima di acquistare un dispositivo per il monitoraggio del sonno è senz’altro necessario chiedersi quali sono le nostre esigenze: siamo curiosi di provare un gadget tecnologico di ultima generazione? O desideriamo saperne di più sul nostro sonno? Vogliamo migliorare il nostro benessere di riposo? Accrescere le nostre performance durante il giorno? Oppure occuparci di un nostro disturbo del sonno?

Se ben progettato il nostro gadget sleep tech potrà senz’altro aiutarci nel raggiungere il nostro obbiettivo, ma nella scelta non limitiamoci a valutare il tipo di monitoraggio offerto e la modalità di raccolta dei dati (ad esempio come e dove posizionare il dispositivo durante la notte), ma facciamo molta attenzione a scegliere quello dotato del software più adatto a soddisfare le nostre esigenze!

Sonno e tecnologie | Bultex Blog
Sul tema “Sonno e tecnologie” leggi anche:
>> Sleep Tech: tecnologie per dormire meglio
>> Sleep Texting: sonnambulismo 2.0?
>> Tecno-dipendenza e disturbi del sonno

Fonte: https://www.fondation-maif.fr/pageArticle.php?rub=10&id=1004

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